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IL RICORDO DI CHI SAREMO TRA PASSATO E PRESENTE

 Registrazioni chiuse
 
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Categoria
Spettacoli
Data
Giovedì 27 January 2022 20:45
Luogo
SALA SCICLUNA - Via R. Martorelli 78 - TORINO
Telefono
+39 347 4002314
Email
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
Gentilissimo Pubblico, siamo spiacenti di dovervi comunicare che per un caso di positività covid fra i componenti della compagnia teatrale IPTI Il Piccolo Teatro Instabile, lo spettacolo programmato in Sala Scicluna per Giov 27 Gen, dovrà essere rinviato a data da definirsi nel mese di Febbraio (Gio 10 e Ven 11 Feb da confermare). Siamo tutti veramente dispiaciuti, ma vista l'adesione che stava riscuotendo l'iniziativa abbiamo deciso di programmare in futuro non una ma ben due date, a cui di cuore ci auguriamo possiate partecipare.
Reagendo a questo globale periodo di incertezza con più grande forza di spirito e rinnovato entusiasmo, vi aspettiamo!
Chi desiderasse essere inserito sin da ora fra gli interessati, può scrivere un msg whatsapp al 347 4002314, sarà ricontattato appena verranno confermate le date delle repliche.
 
 
 
GIO 27 GENNAIO 2022 - ORE 20:45
GIORNATA DELLA MEMORIA
 
IL RICORDO DI CHI SAREMO TRA PASSATO E PRESENTE
IPTI - Il Piccolo Teatro Instabile
 
presenta:
"KAMMERSPIEL. CATTURAI LA BELLEZZA"
 

Testo inedito ispirato alla magnetica figura di Leni Riefenstahl, nota come “la regista di Hitler”, e alla tragedia poco conosciuta dei bordelli istituiti nei lager. E' il racconto, tra oblio della memoria e testimonianza ai posteri, di un incontro irripetibile: quello tra la cineasta prediletta del Führer e Lili, personaggio di fantasia, ma tracciato idealmente sulle sagome delle tante deportate costrette a prostituirsi nel Sonderbau, il cosiddetto 'edificio speciale' di Buchenwald, fatto costruire dal capo delle SS Himmler. La commissione, per volontà dello stesso Hitler, di un documentario sui territori occupati dalla Germania nazionalsocialista è l’occasione per Riefenstahl di toccare con mano lo strazio delle donne nei campi, ridotte a oggetto di piacere per pochi, selezionati internati. Tra questi figura Peter, affamato di vita nonostante l’orrore in cui è immerso, che rende Lili sua confidente, amica e amante, affidandole una missione di salvezza.

 

Di Manuela Marascio

Con Giovanni Badellino, Tiziana Blasi, Manuela Marascio, Bruno Righettoni e Massimiliano Scelsi

Regia di Massimiliano Scelsi

Musiche e luci a cura di Francesco Blasi

La compagnia, che quest’anno festeggia i 24 anni di attività, mette in scena da diverso tempo spettacoli dedicati al ricordo e alla testimonianza in occasione del Giorno della Memoria. Formule efficaci, che arrivano a ogni tipo di pubblico, bambino o adulto, giocando su più registri narrativi – dal racconto storico di personaggi realmente vissuti alla favola educativa, dai monologhi di denuncia su temi di attualità al pathos corale che invita alla riflessione collettiva. Perché il 27 gennaio non sia solo una data incisa per convenzione sul calendario, ma un’occasione per meditare su chi siamo oggi e chi possiamo essere domani. Perché germi quali il razzismo, la discriminazione, l’omofobia, il negazionismo (di ogni sorta) e la paura del diverso non attecchiscano più.

 

 SOLO SU PRENOTAZIONE CON MSG CLASSICO O WHATSAPP AL CELL 347 4002314

Accesso e fruizione nel rispetto delle normative da contenimento covid vigenti.

Uso esclusivo di mascherina FFP2 E SUPER GREEN PASS

 
 

Altre date

  • Giovedì 27 January 2022 20:45

Lista Partecipanti

 Non ci sono Participanti 

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Contatti

Nuove Cosmogonie Teatro & Sala Scicluna
via R. Martorelli, 78 - 10154 Torino (interno cortile)
Tel. + 39 347 4002314
e-mail: nuovecosmogonie@libero.it

In bus da Stazione PORTA NUOVA si consiglia la linea 4 - scendere alla fermata GOTTARDO.
Da PORTA SUSA linea 51 - scendere alla fermata RONDISSONE.

In auto si consiglia di partire per tempo e cercare parcheggio nelle vie attigue, consigliate via Sempione e via Gottardo.

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Recensioni

E’ uno fra gli spettacoli più interessanti e fascinosi cui mi sia capitato di assistere di recente. La tridimensionalità degli oggetti, la drammaturgia musicale e, in generale, del sonoro, la ricerca di un particolare tipo di illuminazione e degli effetti che ne derivano, contribuiscono a fare di questo spettacolo non una semplice, e forse prevedibile, opera di divulgazione scientifica in costume ma il racconto di vite e di menti straordinarie messo in scena con il linguaggio straordinario e affascinante, incantato e allo stesso tempo preciso ed esatto, del teatro nella varietà delle sue forme.
Andrea Demarchi